Tra le schiere di “Cervelli in fuga” che ogni anno lasciano l’Italia per approdare in università, centri di ricerca, ristoranti, aziende e multinazionali all’estero, ci sono anche scrittori: donne e uomini accomunati dalla passione (o dalla condanna) per la scrittura, e uniti da un unico valore tassonomico, che è quello di scrivere in una lingua che non è quella del paese in cui vivono, e per un pubblico che vive altrove.
Voci in fuga. Scritture italiane nel mondo (Prospero Editore 2021) è un’antologia che raccoglie dieci racconti fiction inediti di dieci scrittori italiani che vivono all’estero. La raccolta è espressione di un fenomeno che da alcuni anni è affiorato nel panorama letterario italiano, cui case editrici, festival e critici prestano crescente attenzione: la scrittura italiana di emigrazione, cioè la produzione letteraria dei nostri connazionali che, per scelta o necessità, hanno lasciato l’Italia per viaggiare o stabilirsi in un altro Paese.
Il progetto letterario, ideato dal blog “Kamera Obskura” e dalla rivista multilingue di cultura online www.cafeboheme.cz, in collaborazione con A.I.M. (Associazione per l’Italia nel mondo), presenta testi diversi per lunghezza, stile, ambientazione e genere narrativo, che tuttavia, pur nella loro eterogeneità, compongono un mosaico tenuto insieme dalle caratteristiche comuni a tutti gli autori: non solo l’uso dell’italiano, ma la formazione universitaria in Italia, la vocazione internazionale, il vivere altrove e l’avere un orizzonte culturale lontano dal Bel paese. Agli autori che hanno aderito al progetto è stato chiesto un racconto per un massimo di 18 cartelle e una breve nota biografica.
Il volume, curato da Mauro Ruggiero (scrittore e giornalista), è arricchito da una prefazione di Alberta Lai (Direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Praga) e raccoglie testi inediti di Giuliana Arena (La casa azzurra), Enrico Bernard (‘A mugghjeri), Fab Ka (Medusa), Lucio Cascavilla (Il cerchio non è rotondo), Mattia Cecchini (In fedeltà), Antonino Favara (La sconosciuta), Sonia Iacoangeli (Amelia), Federico Iarlori (Un weekend antimoderno), Mauro Ruggiero (Il Circolo Masaryk), Benedetta A.R. Zandi (Né buoni né cattivi). Gli autori presenti nell’antologia non sono scrittori completamente “alle prime armi”, e sebbene alcuni di loro siano ancora autori cosiddetti “emergenti”, si tratta comunque di narratori o saggisti che hanno già pubblicato con case editrici in Italia o all’estero.
Da Praga a Freetown, passando per Strasburgo, Bucarest, Dubai e le altre città che ospitano gli autori di Voci in fuga, questo libro vuole portare all’attenzione del pubblico di lettori la realtà di scrittrici e scrittori italiani che vivono e scrivono fuori dai confini nazionali, un fenomeno che, per la sua entità, autorizza, forse, a poter parlare già di una vera e propria categoria letteraria che, sebbene relativamente nuova e molto eterogenea al suo interno, sta dando origine, soprattutto negli ultimi anni, a una interessante produzione in lingua italiana concepita all’estero, e molto spesso ambientata nel rispettivo paese di residenza dell’autore.
Come ha scritto Alberta Lai nella sua prefazione al volume, “se si dovesse usare una metafora musicale per descrivere la raccolta Voci in fuga, piuttosto che paragonarla alla performance di un coro polifonico, sarebbe meglio accostarla a una sessione di free jazz a cui ogni musicista partecipa scegliendo liberamente strumento, stile, sonorità e ritmo, lasciandosi andare all’estro del momento e, pur in assenza di spartiti cui attenersi, dà vita a un concerto originale, sorprendente, godibilissimo”.
Il ricavato dalle vendite del libro sarà devoluto in beneficenza al Laboratorio di Immunoterapia dell’Istituto di Microbiologia dell’Accademia delle Scienze della Repubblica Ceca, diretto dal ricercatore italiano Dr. Luca Vannucci.
Voci in fuga
Scritture italiane nel mondo
Prospero Editore, 2021
Numero Pagine 152
Dimensioni 13×21
ISBN 978-88-31304-56-6