Danzare le emozioni per entrare in contatto con noi stessi.
La danza-movimento-terapia è un grande aiuto nel processo di ricostruzione di una fiducia nel corpo, nelle sue risorse, nelle sue possibilità di prendere spazio senza perdersi in esso e di trovare il proprio posto in un tempo in cui la relazione con se stessi e con gli altri diventa uno “scambio ritmico” o meglio ancora il ritrovo di un “nuovo” ritmo.
La danza diventa così un processo di crescita per: ascoltare le sensazioni e le percezioni del corpo, la definizione dei suoi confini, la scoperta delle risorse espressive, relazionali e una maggiore consapevolezza di una forma di piacere funzionale che ha il suo centro in noi stessi per poi irradiarsi nelle relazioni con gli altri e con il mondo esterno. In questa dimensione il linguaggio è il movimento corporeo e la sua danza che danno nuove possibilità di evoluzione verso l’integrazione e una nuova attivazione alla persona e al suo corpo. Proprio il corpo diventa protagonista in un tempo e uno spazio che precede ma non esclude la parola che prenderà forma in un tempo successivo.
La danza-movimento-terapia è: corpo, mente, emozione, creatività, relazione, armonia, trasformazione, espressione, percezione sottile, terra, aria, respiro, contatto, appoggio, soffio, cura, pieno e vuoto, sospensione, spazio, forme, energia, fluidità, velocità, incontri.
Quindi le parole danza e terapia si uniscono.
La “danza” è l’espressione di sé attraverso il movimento, un movimento creato e spontaneo che favorisce, in chi ne fa esperienza, una maggiore autonomia, stabilità, creatività e consapevolezza, sia a livello fisico che psichico.
La terapia è un percorso che ha come obiettivo quello di attivare le risorse e le potenzialità della persona, scoprire il senso estetico e creativo. Strumento della danza è il corpo, il mezzo evocatore è la musica. In ogni tipo di danza, individuale, di coppia o di gruppo, le diverse qualità del movimento, i diversi ritmi e i modi di utilizzare lo spazio, smuove anche lo stato di coscienza e l’esperienza interiore. L’attenzione di chi danza è ricettiva ed è focalizzata sul qui ed ora nel momento presente: è un esperienza creativa in cui si guida il corpo e, contemporaneamente, ci si lascia guidare da esso. Il movimento espressivo è un proiettarsi all’esterno, è un uscire fuori da Sé per incontrare costruttivamente l’Altro.
Il riscoprire la nostra danza attraverso movimenti spontanei, può:
- liberare il corpo e la mente da tensioni e contrazioni;
- migliorare la coordinazione, la postura, l’equilibrio;
- ritrovare la propria espressività e il piacere nel movimento;
- ricontattare e riconoscere i propri bisogni ed emozioni;
- scoprire nuove modalità comunicative e relazionali con l’altro
Dott.ssa Giuditta Zammarrelli
Psicologa – Psicoterapeuta iscritta all’albo professionale Sez. A N.4792 e all’albo degli Psicoterapeuti secondo l’art.3 Legge 56/89. presso L’Ordine degli Psicologi della Regione Campania. Email: giudittazammarrelli@tiscali.it