Il lato oscuro della letteratura italiana.
Incontro con Simona Cigliana e Mauro Ruggiero, autori dei saggi “Due secoli di fantasmi” (Edizioni Mediterranee, 2018) e “Le muse ermetiche. Esoterismo e occultismo nella letteratura italiana tra Fin de siècle e Avanguardia” (Jouvence editore, 2019).
Nel corso della conferenza verrà approfondito il rapporto tra l’Esoterismo occidentale e la cultura italiana, e più nello specifico, con la letteratura italiana tra Ottocento e Novecento.
Introduce: Alberta Lai, Direttrice IIC Praga.
Modera: Alice Flemrova (Università Karlova)
Organizza l’Istituto Italiano di Cultura di Praga.
Lunedì 4 novembre, ore 18.00
Sala conferenze dell’Istituto Italiano di Cultura
(Šporkova 14, Praga 1)
“Le muse ermetiche. Esoterismo e occultismo nella letteratura italiana tra Fin de siècle e Avanguardia” (Jouvence editore, 2019). Di Mauro Ruggiero
“L’esoterismo è parte integrante del patrimonio culturale delle società occidentali. Essendo la letteratura espressione diretta della cultura di un’epoca, ne deriva che questa e il pensiero esoterico debbano necessariamente entrare in contatto in qualche momento del loro sviluppo storico. Nel periodo a cavallo tra Ottocento e Novecento si ebbe in Italia un intreccio particolarmente fecondo tra questi due rami dell’albero della conoscenza umana, i cui frutti diedero nuova energia al rinnovamento culturale in atto sulla penisola. Questo lavoro si inserisce in quel filone di studi sull’esoterismo occidentale il cui scopo è chiarire i rapporti esistenti tra l’occultismo e la letteratura italiana, in questo caso specifico tra XIX e XX secolo. In questo periodo, infatti, l’interesse per la dimensione occulta della realtà da parte di autori e intellettuali (tra cui spiccano i nomi di Pirandello, D’Annunzio, Pascoli, Capuana, Fogazzaro, Onofri ecc.) non fu solo una moda passeggera o un fenomeno di importanza marginale, ma il segno evidente di un interesse profondo e tale da influenzare in modo significativo la loro produzione letteraria e la cultura del tempo.”
Due secoli di fantasmi. Case infestate, tavoli giranti, apparizioni, spiritisti, magnetizzatori e medium
(Edizioni Mediterranee, 2018). Di Simona Cigliana
Che cosa c’è dietro ai ghost busters, alle “case infestate”, agli esorcismi, agli i zombies e agli spettri cari a tanta filmografia internazionale? Perché, nonostante l’indefessa attività di “smascheramento” di una nutrita schiera di antipsichisti, molti credono ancora agli spiriti, alle materializzazioni, ai morti che ritornano? Spiritismo ed esoterismo, con il loro corredo di spiritualità alternative, hanno profondamente influenzato alcuni aspetti della cultura occidentale contemporanea. La ricerca psichica, in particolare, con le sue indagini sulla medianità e sui poteri latenti della mente, ha aperto la strada alla psicanalisi e sollecitato la riflessione estetica delle avanguardie. La storia del paranormale è perciò anche una storia di “forme” culturali, che si incrocia, per vie talora sotterranee, con la storia delle religioni, con la storia della scienza e con quella della letteratura e dell’arte. I protagonisti di questo libro sono uomini e donne che hanno cercato, ciascuno a suo modo, di forzare le porte del sovrannaturale. Le loro inquietanti vicende – che si delineano sullo sfondo di un panorama in controtendenza alla razionalità moderna, ricco di curiosità e di fermenti occultistici – sono accreditate dai rigorosi apparati di note e bibliografici che completano il volume e restituiscono attendibilità storica anche ai più sbalorditivi aneddoti degli annali dello spiritismo.