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“Il Caffè letterario”. Rubrica di recensioni e segnalazioni librarie. “La Quarta Via” di P.D. Ouspensky

Care lettrici e cari lettori,

Con questa rubrica di recensioni e segnalazioni librarie, vogliamo esplorare l’affascinante universo dei libri, e dunque della conoscenza, ricercando e frugando tra le opere più intriganti e significative del passato e del presente. Dalle pagine dei grandi classici alle novità emergenti, copriremo una vasta gamma di generi letterari.

Che siate appassionati di romanzi, saggi, racconti o poesia, qui troverete spunti stimolanti e suggerimenti preziosi per le vostre prossime letture.

Iniziamo con un libro di grande spessore che sfugge a tutti i tentativi di catalogazione:

“La quarta via” di P.D. Ouspensky

Pëtr Dem’janovič Uspenskij (anche Ouspensky), (1878-1947) è stato un filosofo, matematico ed esoterista russo, noto per essere uno dei discepoli più brillanti dell’esoterista e mistico greco-armeno Georges Ivanovič Gurdjieff, del quale ha diffuso le opere a livello mondiale.

L’incontro con Gurdjieff nel 1915 segnò una svolta decisiva nella sua vita. Per diversi anni, Uspenskij studiò sotto la sua guida, approfondendo il sistema del maestro che combinava pratiche esoteriche, tecniche di meditazione e psicologia, oltre a includere danze e rigorosa auto-osservazione, mirate allo sviluppo personale.

La Quarta Via, pubblicato nel 1950, dopo la morte dell’autore, è una sintesi delle idee e delle pratiche spirituali che Ouspensky ha appreso dal suo maestro, nonché una ricerca sulle tecniche per sviluppare il potenziale umano e favorire la crescita interiore. Gurdjieff sosteneva che l’essere umano, nella sua condizione attuale, fosse “addormentato” e che solo attraverso uno sforzo consapevole e intenzionale potesse risvegliarsi, raggiungendo una comprensione più profonda di sé e dell’universo.

Questo processo di risveglio richiederebbe, però, una disciplina rigorosa, oltre all’assistenza di una scuola e di un maestro.

Il titolo dell’opera La Quarta Via si riferisce al concetto che, secondo l’insegnamento di Gurdjieff, esistono tre vie tradizionali per lo sviluppo interiore: quella del fachiro, del monaco e dello yogi. La prima si basa sul lavoro sul corpo attraverso esercizi e disciplina fisici, la seconda è dedicata alla devozione e alla rinuncia, mentre la terza si concentra sulla mente e sulla conoscenza. La “quarta via” di Gurdjieff-Ouspensky vuole invece integrare gli aspetti delle prime tre in un approccio equilibrato, adatto alla vita quotidiana dell’uomo moderno, immerso nella sua routine.

Nel libro si afferma che lo stato “normale” dell’essere umano è una sorta di via di mezzo tra veglia e sonno perenne. Questo comporta che le persone non hanno realmente consapevolezza delle proprie azioni e reazioni, e vivono in modo passivo, con le drammatiche conseguenze che ciò può comportare.

La Quarta Via, attraverso un linguaggio ricco e riferimenti costanti a filosofia, religione e scienza, suggerisce che il risveglio della consapevolezza sia cruciale per il cambiamento personale e offre indicazioni su come raggiungere questo obiettivo.

A tal fine, è fondamentale, per prima cosa, un’osservazione attenta di sé per scoprire e comprendere i meccanismi alla base della nostra vita e le leggi che governano l’universo.

A quasi un secolo dalla sua pubblicazione, questo testo, strutturato sotto forma di dialoghi e discorsi per rendere gli insegnamenti più accessibili e comprensibili, seppur nella loro complessità, rimane ancora oggi un’opera fondamentale non solo per gli appassionati di esoterismo, ma anche per chi è interessato a un certo tipo di sviluppo del proprio potenziale umano.

Edizione di riferimento:

P. D. Ouspensky
La quarta via. Discorsi e dialoghi secondo l’insegnamento di G. I. Gurdjieff
Astrolabio Ubaldini, 1978
532 pp.


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