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I Sokol. Un secolo e mezzo di educazione fisica e valori morali per cittadini di ieri e di oggi

Nel XVIII e  XIX secolo si assiste ad una rinascita della lingua e della cultura ceca in risposta alla germanizzazione forzata, imposta sotto gli Asburgo, dei territori cechi dominio del grande Impero Austro-Ungarico. A questo periodo risalgono anche la fondazione del Teatro Nazionale di Praga, del Museo Nazionale, la pubblicazione da parte di Josef Dobrovský di una grammatica ceca nella quale si tenta una codifica di questa lingua, e del  dizionario ceco-tedesco di Joseph Jungmann che contribuì al rinnovamento del vocabolario ceco. Questi e molti altri eventi hanno caratterizzato il periodo in questione da molti considerato come un risorgimento nazionale ceco che vide la diffusione degli ideali di nazione e di patriottismo tra la popolazione ceca. Sulla scia di questi eventi, nel 1862, il patriota ceco, storico dell’arte e accademico di origine tedesca Miroslav Tyrš, e Jindrich Fügner; patriota e uomo d’affari, fondarono la prima organizzazione di educazione fisica dell’Impero Austro-Ungarico chiamata all’inizio: “Unione Ginnica di Praga”. Alla fondazione di questa nuova associazione, il 16 febbraio del 1862 – di cui quest’anno ricorre il 150° anniversario- parteciparono molti patrioti e personalità del mondo politico e culturale ceco, e nel giro di pochi mesi, altre città sia in Boemia che in Moravia, si dotarono di sezioni facenti capo a questa organizzazione. Molto presto l’Unione Ginnica di Praga sotto l’impulso di Emanuel Tanner, uno dei primi iscritti, mutò  il suo nome in “Sokol” (falco), un nome carico di significati simbolici che agli occhi dei fondatori rappresentava meglio di tutti gli ideali di coraggio e di libertà. La filosofia dei “Sokol” era di matrice antica e si ispirava sia all’ideale greco della  “Kalokagathia” che vedeva nell’individuo virtuoso la coesistenza di bellezza e valore morale, la perfetta unione cioè della sfera etica e di quella estetica; sia a quello caro ai Romani, sintetizzato nella nota massima di Giovenale: “Mens sana in corpore sano”, che voleva la mente e il corpo in completa armonia tra loro. Tyrš e Fügner associavano l’educazione fisica con la promozione dei valori morali e civili tipici del popolo ceco e vedevano nell’attività dei Sokol un mezzo per la diffusione di questi ideali. Tra i valori promossi vi erano l’uguaglianza, la disciplina, il rispetto per gli altri, il patriottismo, l’onestà, la volontà e la fratellanza; lo stesso Fügner propose che i membri tra loro si chiamassero con l’appellativo di “fratello“.

Ben presto il Sokol estese la sua attività anche al mondo della cultura grazie alla fondazione di numerose biblioteche, una costante attività editoriale con la pubblicazione di riviste, e l’organizzazione periodica di conferenze ed eventi culturali in generale con lo scopo costante di diffondere l’idea di una identità nazionale ceca sotto l’Impero Austro-Ungarico.

Che il Sokol fosse un movimento politicamente schierato lo si capì subito. Si organizzavano manifestazioni durante le quali venivano esibiti i costumi tradizionali cechi e i membri dell’organizzazione si dotarono di una particolare divisa che era essa stessa un simbolo dei loro ideali di libertà. Questa era composta da pantaloni di colore marrone ispirati a quelli dei contadini russi, da una giacca simile a quella dei rivoluzionari polacchi e da una camicia rossa che richiamava l’uniforme garibaldina. A proposito di questa camicia di colore rosso, probabilmente fu lo stesso Jindřich Fügner – impiegato della filiale praghese di una compagnia di assicurazioni italiana di Trieste – che volle adottarla. Fügner, infatti, era stato sostenitore degli ideali garibaldini con i quali era venuto in contatto durante un suo soggiorno per motivi di lavoro a Trieste, e rimase colpito dal fatto che i garibaldini avessero scelto una camicia rossa per la loro impresa perché questo colore avrebbe mimetizzato il sangue fuoriuscito dalle loro ferite. Il drappo rosso recante al centro un falco dorato, simbolo dell’organizzazione, fu realizzato dal noto pittore Josef Manes. La bandiera di seta venne presentata e inaugurata per la prima volta nel 1862 da Karolina Světlá, famosa scrittrice ceca, nel corso di una cerimonia solenne alla quale presero parte importanti uomini di stato e autorità dell’epoca. a Fügner si deve l’acquisto della prima palestra dei Sokol (sokolovna) situata sulla via Žitná a Praga, e fu lo stesso Tyrš ad inventare vari esercizi di ginnastica e una terminologia in lingua ceca per questa disciplina. Il picco delle numerose attività dei Sokol, ufficialmente noto come: Česká obec sokolská (ČOS) furono gli “Slety”; grandi rappresentazioni che si susseguirono fino al 1948. Il primo Slet si svolse nel 1882, il 18 giugno, sulla Střelecký Ostrov a Praga, sulla Moldava, dove si esibirono 700 persone negli esercizi maschili sotto la guida di Miroslav Tyrš, dopo una processione in cui 1500 persone sfilarono in costume tradizionale ceco con bandiere e stendardi. Il secondo Slet si svolse nel 1891 e vi parteciparono oltre 2400 atleti che mostrarono i loro esercizi ginnici ad un pubblico di oltre 7000 persone. Con gli anni la manifestazione divenne sempre più popolare tanto che nel 1920, in occasione del quinto Slet, parteciparono centomila membri che si esibirono davanti a mezzo milione di persone persone tra cui Tomáš Garrigue Masaryk, primo presidente della neonata Cecoslovacchia. Al decimo Slet nel 1938 parteciparono oltre due milioni di persone e fu un evento importante prima dell’occupazione nazista. Durante l’undicesimo Slet del 1948, dopo la presa di potere dei comunisti, vi furono proteste e dimostrazioni contro il regime e il presidente Klement Gottwald. Per questo motivo gli Slet vennero nuovamente sospesi e ripresero solo nel 1994 dopo una pausa di 46 anni; lo stesso Vaclav Havel presenziò a questo evento.

Per le loro attività di sostegno alla popolazione nel periodo della Prima Guerra Mondiale e per il loro impegno civile in generale, i Sokol vennero da molti denominati: “Esercito Nazionale Ceco” e non è sicuramente un caso se in seguito, due leader del movimento: Schneider e Vaníček, furono tra i promotori e gli organizzatori del nuovo esercito cecoslovacco.

L’associazione raggiunse il suo massimo splendore negli anni tra le due guerre. In questo periodo i membri raggiunsero il milione e tra i membri illustri vi erano i primi due presidenti della Repubblica Recoslovacca : T.G. Masaryk ed Edvard Beneš.

Le palestre costruite dai Sokol si diffusero su gran parte del territorio, anche in piccoli villaggi, e presto divennero dei veri e propri centri sportivi e culturali nei quali si organizzavano – oltre alle attività sportive- rappresentazioni teatrali, concerti e altre attività culturali per persone di tutte le età.

Molti degli atleti del ČOS rappresentarono alle Olimpiadi e a diverse manifestazioni sportive di carattere internazionale il loro paese e ottennero importanti risultati. Ben presto filiali dei Sokol vennero create in molti paesi del mondo da emigranti cechi. Nel 1892 vennero costituiti i Sokol di Parigi e di Chicago ed altri centri nacquero in altri paesi slavi come la Slovenia. Nel corso della sua lunga storia il ČOS venne messo più volte al bando. Gli ideali di cui il movimento si faceva portatore, poco si sposavano con la linea politica dei regimi totalitari che hanno funestato la storia della Cecoslovacchia. Prima nel 1915, poi dai nazisti nel 1939 e nel 1948 dai comunisti, i Sokol dovettero cessare le loro attività e nonostante un tentavo di rinascita nel 1968 in occasione della Primavera di Praga, solo nel 1990 il movimento poté riorganizzarsi.

Oggi il ČOS conta oltre 190.000 membri, offre per la pratica nei suoi centri 57 discipline sportive ed è coinvolto in attività sociali e culturali. Ancora molto sentita è la tradizione degli Slet, i festival sportivo-culturali organizzati ogni sei anni, (l’ultima edizione si è tenuta nel 2006) molto apprezzati dalla popolazione ceca e considerati un evento speciale che riscuote grande partecipazione di pubblico. Quest’anno, in occasione del 150° anniversario dei Sokol, dall’1 al 6 luglio si terrà il XV Slet e una serie di eventi su tutto il territorio nazionale. Il ČOS oltre ad essere una delle organizzazioni più antiche del Paese e nel mondo per quanto riguarda la promozione dell’attività fisica, è anche una delle associazioni più grandi in Repubblica Ceca per numero di membri e diffusione sul territorio e, oggi come in passato, attraverso le sue attività si pone l’obbiettivo di trasmettere ai giovani quell’ideale antico di virtù morale e salute fisica importante per la vita civile di un popolo. Attualmente il suo quartier generale si trova nella Tyršův dům di Praga, nel quartiere di Malá Strana.

Il presente articolo di Mauro Ruggiero è stato pubblicato su: Progetto Repubblica Ceca, gennaio-febbraio 2012
Foto:by Šechtl and Voseček
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