Entra nel vivo la 76a edizione del Premio Strega 2022, uno dei premi più ambiti e importanti del panorama letterario italiano, promosso dalla Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e Liquore Strega.
Gli Amici della domenica, il gruppo storico della giuria del Premio, hanno proposto anche quest’anno 74 libri di narrativa in lingua italiana pubblicati tra il 1° marzo 2021 e il 28 febbraio 2022. Da questi 74 titoli, oggi, in una conferenza stampa che si è tenuta presso la Camera di Commercio di Roma, nella Sala del Tempio di Adriano, sono stati annunciati i 12 titoli che parteciperanno alle fasi finali del premio.
La “dozzina” dei “semifinalisti” è stata scelta dal Comitato direttivo dello Strega presieduto dalla scrittrice Melania G. Mazzucco e composto da Pietro Abate, Giuseppe D’Avino, Valeria Della Valle, Ernesto Ferrero, Alberto Foschini, Paolo Giordano, Dacia Maraini, Gabriele Pedullà, Stefano Petrocchi, Marino Sinibaldi, Antonio Scurati e Giovanni Solimine.
A caratterizzare questa edizione del concorso – come ha commentato Melania G. Mazzucco nel corso della conferenza stampa – sono i toni intimi e l’autoriflessione. Gli scrittori si sono concentrati soprattutto su romanzi biografici o si sono ispirati ad altri scrittori. Se nell’edizione dello scorso anno era molto presente la figura materna, in questa, invece, molti autori si confrontano con i padri o con i nonni. Da alcuni libri traspaiono le frustrazioni e la crisi del maschio nella società attuale. Resiste la letteratura locale di ambientazione soprattutto meridionalistica, ma è presente anche il tema dell’espatrio.
La dozzina della LXXVI edizione del Premio Strega è composta da
*Alessandra Carati, E poi saremo salvi (Mondadori), presentato da Andrea Vitali;
*Alessandro Bertante, Mordi e fuggi (Baldini+Castoldi), presentato da Luca Doninelli;
*Claudio Piersanti, Quel maledetto Vronskij (Rizzoli), presentato da Renata Colorni;
*Daniele Ranieri, Stradario aggiornato di tutti i miei baci (Ponte alle Grazie), presentato da Loredana Lipperini;
* Davide Orecchio, Storia aperta (Bompiani), presentato da Martina Testa;
* Fabio Bacà, Nova (Adelphi), presentato da Diego De Silva;
* Jana Karšaiová, Divorzio di velluto (Feltrinelli), presentato da Gad Lerner;
* Marco Amerighi, Randagi (Bollati Boringhieri), presentato da Silvia Ballestra;
* Marino Magliani, Il cannocchiale del tenente Dumont (L’Orma), presentato da Giuseppe Conte;
* Mario Desiati, Spatriati (Einaudi), presentato da Alessandro Piperno;
* Veronica Galletta, Nina sull’argine, (minimum fax) presentato da Gianluca Lioni;
* Veronica Raimo, Niente di vero (Einaudi), presentato da Domenico Procacci;
Lo scorso anno, ad aggiudicarsi la 75a edizione del Premio è stato Emanuele Trevi che nel suo libro Due vite (Neri Pozza), ha tratteggiato con affetto le vite di due amici intellettuali scomparsi.
L’immagine della “strega contemporanea” che accompagna quest’anno il Premio è stata realizzata da Olimpia Zagnoli, artista di fama internazionale.