La solitudine dei numeri primi, Il corpo umano e Il nero e l’argento, firmati dal giovane Paolo Giordano, tradotti in lingua ungherese, slovacco e in ceco. Si è appena concluso il tour promozionale dello scrittore torinese, vincitore del Premio Strega, che su invito degli Istituti Italiani di Cultura di Budapest (29 febbraio), Bratislava (2 marzo) e Praga (3-4 marzo), ha presentato le sue opere. Nella capitale ceca l’autore si è intrattenuto con gli studenti di italianistica della Facoltà di filosofia dell’Università Carlo IV e con il pubblico della libreria Palac Knih Luxor. Durante l’incontro, cui hanno preso parte anche l’ambasciatore italiano, Aldo Amati, e il direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Praga, Giovanni Sciola, lo scrittore ha illustrato la propria produzione letteraria, sottolineando il forte legame di continuità che unisce tutte le sue opere narrative, momenti differenti di una stessa vita registrati e trasfigurati in una sorta di diario cifrato. ”Le scienze esatte e la letteratura non sono in contrapposizione dentro di me e la scrittura è un bel tentativo di accordare i due linguaggi”, ha detto Giordano.
”Un bravo scrittore è colui che ha la capacità di vedere anche le più piccole sfumature, mantenendo, allo stesso tempo, un rapporto più schietto, spietato e assiduo con la verità”.
(ANSA; IIC PRAGA)
Di seguito il video dell’Intervista