“Voglia di cambiare tutto ma senza cambiare niente”.
Psicoterapia e cambiamento possono essere considerate due parole quasi in perfetta sintonia, le due facce di una stessa medaglia che inevitabilmente si legano l’una all’altra, possono incontrarsi, scontrarsi, vedersi e non riconoscersi, collaborare integrandosi e diventando una sola cosa in vista del raggiungimento di un obiettivo. Non che qualcuno la dia una vera e propria medaglia alla conclusione di un percorso personale di psicoterapia o meglio sarebbe più giusto dire che gli unici a poter premiarci siamo proprio noi. Il cambiamento non è solo l’obiettivo della psicoterapia come si potrebbe pensare. Il cambiamento è il motore dalla psicoterapia, che è un viaggio a tappe, dove ogni tappa rappresenta un piccolo cambiamento raggiunto.
Prima di intraprendere questo viaggio è giusto chiedersi: Perché dovrei cambiare? Forse è anche giusto mettere su una bilancia immaginaria vantaggi e svantaggi e vedere da che parte va il peso maggiore. Ma bisogna anche tener conto, che se saranno molti di più i vantaggi inevitabilmente bisognerà affrontare anche gli svantaggi quasi come se fossero dei sacchetti di sabbia da lasciare man mano lungo la strada del cambiamento, che s’incontreranno durante questo viaggio e che non si è da soli a fare. Nessuno ci può imporre una guida per il nostro cambiamento perché saremo sempre noi a sceglierla nel momento in cui vorremo e decideremo di sceglierla. Questa guida (il/il tuo/a psicoterapeuta) in questo viaggio sarà sempre lì, quando si sarà presa la decisione di fare qualcosa per se stessi. Il cambiamento è qualcosa che si sceglie, che costa fatica, ci fa mettere davvero in gioco nelle sfide che bisogna affrontare per metterlo in moto. Il cambiamento, anche il più piccolo richiede un grande investimento di risorse, energie, costanza e proprio per questo, perché non è una cosa semplice alle persone, non piace cambiare, anche se molte volte la loro richiesta è il cambiamento e vorrebbero cambiare tutto senza cambiare niente. C’è da dire poi che il cambiamento non riguarda solo noi stessi, ma anche le persone che ci stanno intorno, più vicine o più lontane, riguarda tutti e questo complica non poco le cose e il loro andamento.
Cambiare, di là dal significato che può assumere o no, significa investire sul momento presente che si sta vivendo, che magari non ci piace o ci crea disagio e insieme con esso puntiamo inevitabilmente a investire pure sul futuro, verso un cambio di direzione. Cambiare significa anche affrontare una parte del passato fatta di ricordi spiacevoli che si pensavano chiusi, risolti, ma che invece magari ancora ci condizionano e quindi bisogna affrontarli, non ci sono scorciatoie. Cambiare significa affrontare dei rischi, ma se la psicoterapia attiva dei processi di cambiamento questi sono anche delle opportunità per esprimere le nostre emozioni, per acquisire e mettere in atto nuovi comportamenti, dare altri significati alle nostre esperienze. La psicoterapia crea una relazione che ha inizio con l’arrivo di una persona che dice di avere bisogno di aiuto, perché possa veramente essere aiutata, ha bisogno di sapere che il terapeuta ha capito i suoi pensieri e sentimenti, ha bisogno anche della certezza che qualunque cosa pensi o provi, chiunque sia e qualunque cosa abbia o non abbia fatto sarà accettata e lui stesso sarò accettato per quello che è.
Sarà la nostra piccola grande avventura, successo quindi occorre attrezzarsi bene e prepararsi a vincere se si è motivati e si è fatto il pieno di coraggio per affrontare la vittoria nei confronti di noi stessi.
Dott.ssa Giuditta Zammarrelli
Psicologa – Psicoterapeuta iscritta all’albo professionale Sez. A N.4792 e all’albo degli Psicoterapeuti secondo l’art.3 Legge 56/89. presso L’Ordine degli Psicologi della Regione Campania. Email: giudittazammarrelli@tiscali.it