Laura Giardino ci propone fotogrammi di spazi reali e quotidiani restituendoceli pero’ in un’atmosfera “noir” grazie all’ utilizzo di colori acidi, allucinati, inaspettati giochi di luci e a personaggi solo intravisti, come se stessero abboandonando la scena.
Gambe femminili adagiate su un materassino da mare, mani distrattamente appoggiate ad una ringhiera, una
L’artista piu’ che dipingere evoca una storia, accenna narrazioni, forse indecifrabili, a cui ognuo di noi puo’ dare un seguito ed un’interpretazione. Cio’ che e’ importante sembra essere “out of field” e la vera scena probabilmente e’ quella che si svolge fuori dai confini del quadro, lasciando al visitatore la possibilita’ di immaginare una consequenzialita’ proprio come al cinema e nella vita.
Pasqualina Aliperta