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Ivana Haiek – Illimitato inconsueto inconscio

260X260__invito-haiek-page-001Il Centro Ceco è lieto di invitarvi ad una mostra di Ivana Haiek “Illimitato inconsueto inconscio” che si terrà dal 2 luglio al 2 agosto presso la Villa Cernigliaro (Galleria Piano 1°, La Serra dei Leoni) in Via Clemente Vercellone, 4 a Sordevolo. L’Artista espone opere scelte tra quelle realizzate nei primi anni 70’ che sono messe a confronto con la sua produzione recente. Mostra a cura di Miroslava Haiek. 

I quadri, spesso di grande formato, sono inseriti negli ambienti storici e ammobiliati della Villa, e creano così un ulteriore dialogo con l’ambito preesistente. Nel corso degli anni la pittura della Haiek diventa sempre più evanescente e trasparente mantenendo però uno sfondo bianco, come simbolo dello spazio puro e inattaccabile. I corpi diventano brandelli di memorie affievolite e intricate. Rispetto ai lavori degli Anni Settanta i quadri recenti sono meno drammatici, anche se la pittrice prosegue nell’adoperare colori vivaci e contrasti tra campi sfumati che ricordano il corpo umano e frammenti geometrici colorati che completano una visione dell’universo animato, ma intimo. Nel corso della mostra viene realizzato il Catalogo con i testi di Marcello Francolini e Miroslava Hajek. 

Orari di apertura: 2 Luglio – 2 Agosto 2017 dal mercoledì al sabato ore 18 – 24, domenica ore 12 – 24. Altre visite su prenotazione. Ingresso gratuito.

Ivana Haiek (Hajkova) nata a Brno (ex Cecoslovacchia), vive a Oleggio (No – Italia). Si diploma alla Scuola superiore d’Arte Applicata a Brno, lavora come Designer e frequenta la facoltà di Architettura del Politecnico di Brno. Durante gli ultimi due anni di studio lavora come aiuto scenografo presso la sede di Brno della Televisione di Stato e l’ultimo anno conquista il 2° premio nel Concorso Nazionale di Architettura; Successivamente tre suoi progetti vengono pubblicati sulla Rivista ARCHITEKTURA CSSR n.4 1969, organo dell’Unione Architetti Cecoslovacchi.

Grazie alla passione per l’arte, comincia presto a frequentare gli ambienti culturali dell’arte così detta “non ufficiale”, in particolare il gruppo degli artisti della corrente fantastico magica (Merlin); partecipa quindi ad alcune esposizioni e manifestazioni artistiche in Cecoslovacchia e all’estero.

Alla fine degli Anni Sessanta prende parte con la sorella Miroslava Haiek a un movimento chiamato autoironicamente “La Boheme di Brno”, un eterogeneo insieme di giovani artisti: tra loro scrittori, poeti, pittori, fotografi e altro ancora. Tutti sono virtualmente raggruppati, intorno all’improbabile figura del poeta Jan Novak, che si proclama demiurgo e scrive assurde poesie in rima nello stile realismo socialista. Il Movimento realizza numerosi eventi tra cui happening, recital in piazza, e altre azioni dettate spesso dall’improvvisazione e dal caso. Nel 1968 partecipa a una rassegna del surrealismo Cecoslovacco “Die Logik der durchsichtigen Nacht, Tsechoslowakische Surrealisten” a Berlino ovest.

Nello stesso anno, Ivana Hajek arriva per la prima volta in Italia, a Fiumalbo (Modena), invitata all’incontro di avanguardia internazionale “Parole sui muri”, promosso dal sindaco Mario Molinari in collaborazione con Claudio Parmiggiani.

Nel 1969 ottiene il secondo permesso di uscita dalla Cecoslovacchia per poter partecipare alla manifestazione culturale “11 Giorni d’Arte Collettiva” a Pejo (Trento), ideata da Bruno Munari e organizzata dalla Galleria Sincron. Dopo un viaggio in Francia si stabilisce definitivamente in Italia, vicino a Novara, dove fruisce di una borsa di studio privata per approfondire l’esperienza pittorica. Viene processata in contumacia per motivi politici e non può tornare nel suo Paese.

Nel 1970 assieme alla sorella e Angelo Benecchi fondano a Novara “UXA studio dell’arte contemporanea”, attività dalla quale in seguito si allontana per completare gli studi di Architettura.

Nel 1976 si laurea al Politecnico di Milano e fonda il suo studio di architettura. Acquisisce la Cittadinanza Italiana, pur mantenendo quella Ceca.

Dal 1977 esercita la libera professione di Architetto, con incarichi privati e pubblici.

Nel 1990 viene riabilitata nella Repubblica Ceca.

Recentemente ha esposto le sue opere nella Galleria Lapidarium della Fondazione Barocco Boemo a Praga e nello Spazio Tadini a Milano.

Luogo di svolgimento:

Villa Cernigliaro

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