Cosmic Hug Project. Connecting Art and People Together
Enrico Magnani
Art goes Social Network – L’artista italiano Enrico Magnani racconta l’origine, il significato e le prospettive del suo coinvolgente progetto artistico.
Come spesso accade, tutto è cominciato quasi per caso. Non saprei dire esattamente né dove né quando, ma nella primavera del 2013 ho sentito il desiderio di creare un’opera che rafforzasse il legame tra l’artista, l’opera stessa e il collezionista. Normalmente, quando un’opera viene venduta esce dall’atelier lasciando un legame solo virtuale con colui che l’ha creata. L’artista è stato il creatore e la cosa finisce lì.
Con questo obiettivo ho realizzato il primo Cosmic Hug. Venticinque piccoli quadri separati che unitamente formano un’unica più grande opera. Una sorta di scacchiera o di mosaico con tessere separabili. Ho pensato di tenere per me la tessera centrale e lasciare le altre a chiunque volesse far parte del progetto. In questo modo i collezionisti avrebbero avuto una parte del tutto, così come l’artista stesso, rafforzando il legame tra le persone e l’oggetto d’arte che ne diviene il simbolo.
Ma se il progetto Cosmic Hug doveva tener fede al suo nome, cioè quello di un “abbraccio cosmico”, non mi potevo fermare ad una singola creazione di venticinque tessere. Era dunque naturale pensare di crearne molte altre nella stessa maniera, ma volevo anche che tutte le tessere, di tutti i mosaici, fossero tra loro, in qualche modo, unite.
La tessera centrale di ogni nuovo mosaico doveva rimanere quella dell’artista e sempre la stessa. La tessera che era stata al centro del primo mosaico sarebbe stata messa al centro del secondo e poi del terzo, del quarto e così via… La tessera centrale, quella dell’artista, la mia, sarebbe diventata così un filo rosso che cuce assieme tutti i mosaici, uno dopo l’altro, raccogliendo su di sé, fisicamente, i colori e le forme di ogni nuova opera. In questo modo tutti i proprietari delle tessere sarebbero uniti dall’appartenenza ad un singolo mosaico, ma anche agli altri mosaici, proprio grazie alla tessera centrale.
Ho sempre parlato di “mosaico” per far capire meglio come funziona il progetto, ma preferisco parlare del Cosmic Hug in termini di “galassia”. L’estetica dell’opera richiama appunto una piccola galassia in cui il colore oro è fatto cadere su un fondo scuro (blu, marrone o nero) in modo da ricordare proprio una galassia vista da lontano: circolare o spiraliforme. Questa è l’idea legata alla forma dell’opera, ma oltre alla forma vi è anche il contenuto.
Ogni Cosmic Hug contiene infatti una parte dipinta dal caso e una parte dalla volontà dell’artista. Il dripping (tecnica pittorica mediante la quale si lascia gocciolare il colore sulla tela), col quale viene creata la galassia, non può essere controllato completamente, non si può imporre ad ogni singola goccia di colore di cadere esattamente nel punto della tela che abbiamo prescelto; molto avviene secondo leggi casuali. Questo ci ricorda il lato imprevedibile della vita umana. Nell’universo però, oltre al disordine, al caso e al caos, c’è anche ordine. La vita, anche dal punto di vista scientifico, è ordine, diminuzione di entropia direbbero i fisici; la morte è disordine e aumento di entropia. A partire dal Big Bang, infatti, dal caos primordiale, si è fatta strada la vita con il suo ordine che in quest’opera è rappresentata dalle croci greche; croci che nella simbologia archetipica rappresentano proprio la vita e il corpo fisico dell’uomo. Ogni opera contiene dunque, come un piccolo universo in miniatura, una parte di caos, di disordine e una parte di ordine e di vita; ricordandoci una volta di più il nostro ruolo nell’universo. Noi, la vita, siamo punti di ordine e di perfezione e siamo tutti parte di una struttura molto più grande di noi. Possiamo solo gioirne e mai dimenticare la nostra connessione con l’universo e con tutti i nostri simili, nella cosapevolezza che ogni nostra azione avrà ripercussioni sul tutto.
Cosmic Hug, abbraccio cosmico; un abbraccio è un gesto d’unione, ma anche d’amore e per rimanere coerente fino in fondo ho voluto dare una valenza generosa e umanitaria a questo progetto artistico. Un’ulteriore e importante missione che il Cosmic Hug Project si prefigge è proprio quella di contribuire a sostenere le cause di varie associazioni umanitarie per partecipare, concretamente e non solo idealmente, al miglioramento del nostro pianeta e delle nostre vite.