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Cine-teatro Royal: fascino da Prima Repubblica.

Da poche settimane ha riaperto le sue porte nel cuore di Praga 2 uno storico cinema-teatro praghese, una sala che royal2negli anni 20’ rappresentava l’avanguardia della modernità. Parliamo del vecchio “Illusion”, oggi reinaugurato con il nome “Royal”.

Fondato nel 1929 dall’uomo d’affari Emanuel Maceška, in breve tempo divenne una delle più popolari sale praghesi; era frequente infatti che una parte del pubblico non potesse entrare a causa del tutto esaurito.

Lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale e in seguito il Regime Comunista segnarono le sorti dell’”Illusion”; a causa dei decreti Beneš che ratificavano l’esproprio dei beni, il cinema venne confiscato alla famiglia Maceška e affidato all’Industria Cinematografica di Stato. Caduto il Regime, i Maceška tornarono in possesso del locale e ancora oggi ne conservano la proprietà.

Passeggiando lungo Vinohradska un’insegna segnala l’ingresso del cinema/teatro che sembra esser stato vinto dalla modernità e dal passare degli anni. E’ solo un’apparenza. Appena varcato l’ingresso in realtà si scopre che il tempo si è fermato.  I decori, le vetrate e l’illuminazione conservano ancora il loro fascino Art Déco; proprio come i piccoli palchi impreziositi da stucchi o le colonne finemente intarsiate. E’ difficile trasmettere la sensazione di un viaggio a ritroso nel tempo attraverso le parole: bisogna entrare in quella sala per assaporarne la magia.

Unico accento di modernità, perfettamente integrato con il contesto, è il grande bancone del bar che fa da quinta scenica alla sala. La platea è composta da mobilio e poltrone accuratamente selezionate dalla giovane designer Renata Slámková. Si ha la sensazione di accomodarsi in un elegante salotto o in un colorato Café, richiamando il significato più concettuale del termine come luogo d’incontro e di cultura. Proprio questo è uno dei presupposti che hanno spinto Jean-Christophe Gramont a far nascere il “Royal”.

Il sapore vintage continua nel palco superiore, dove si trova una mostra di abiti di scena degli anni 20’ e 30’, testimonianza della fama che gli attori guadagnarono con le proprie pellicole.

Il programma che il teatro propone è vario e rivolto ad un pubblico multietnico, con il presupposto non solo di intrattenere ma anche di diffondere cultura. Un cartellone rivolto non solo allo sfuggente pubblico dei turisti, ma anche alle diverse comunità straniere che risiedono a Praga.

 Il Teatro ha segnato la storia della Città delle cento torri: inaugurato nello splendore della Prima Repubblica Cecoslovacca, ha attraversato il periodo più buio degli anni del Regime e riapre oggi, per ricordare con il suo nome, l’eleganza e lo stile che in passato gli procurarono tanta fama.

Diana Giacometti

 

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