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Annunciato il programma della decima edizione del “Napoli Teatro Festival Italia”

 Annunciato il programma della decima edizione del prestigioso Napoli Teatro Festival Italia diretto da Ruggero Cappuccio.  Tra sperimentazioni espressive e contaminazioni fra le arti, dal prossimo 5 giugno al 10 luglio, si terrà a Napoli e nelle province della Campania un Festival ricco di eventi teatrali internazionali, mostre, concerti, laboratori  e tirocini formativi per i giovani attori e registi

Lunedì 13 Marzo, nella prestigiosa sala del Teatrino di Corte di Palazzo Reale, il nuovo Direttore artistico del Napoli Teatro Festival Italia, Ruggero Cappuccio, ha presentato il programma della decima edizione, che avrà inizio il prossimo 5 giugno e proseguirà fino al 10 luglio, proponendo circa 90 titoli suddivisi in dieci sezioni. Napoli torna a essere teatro di un nuovo umanesimo dalle radici antichissime e crocevia di interferenze tra le più varie arti performative. Arti scardinate dai confini e dai vincoli tradizionali, unite dalla matrice comune dell’estetica del teatro e capaci di andare oltre i confini di tempo e spazio, aprendosi  al respiro internazionale dei tanti attori e registi che saranno ospiti della manifestazione (Eimuntas Nekrosius, Peter Brook, Tomislav Janezic).

“Napoli – ha evidenziato Ruggero Cappuccio – è la terra di Vico, di Croce, di Caccioppoli,  di Roberto De Simone, e di tanti ancora. Non esiste altro luogo al mondo in cui autori di altissimo livello sono stati anche indimenticabili attori, come Viviani, Eduardo, Petito. È il Teatro che contiene i Teatri. La decima edizione del Festival  sarà un viaggio intorno alle culture teatrali di Napoli, dell’Italia e del mondo, una ricerca della necessità di consapevolezza che presiede all’arte della scena. Per approfondire quanto il valore del sapere antico trovi la sua più affascinante gemmazione nella instancabile capacità di rinnovamento e di rinascita”. Numerose le produzioni che attraverseranno i diversi generi teatrali: dalla tradizione popolare delle guarattelle del maestro Bruno Leone, che continua a custodire un patrimonio unico risalente all’inestimabile patrimonio delle maschere italiane,  si attraverseranno generi teatrali dai registri più moderni, come il teatro di narrazione di Laura Curino e Ascanio Celestini. Non mancherà il teatro classico, che sarà rievocato nelle riscritture delle Baccanti e del Prometeo negli allestimenti di De Rosa e Cristina Donadio, Lazzareschi e Taiuti. Dalle tradizioni dei classici contaminati e riplasmati anche in napoletano (Antonio Capuano riformulerà Le serve di Genet in napoletano, con Gea Martire e la Saponangelo) si approderà infine ai temi del teatro che si fa testimonianza: un teatro che nasce dalle inchieste, ardite, sperimentali su importanti problemi sociali e politici, come la corruzione e la “n’drangheta”, raccontata con gli accenti aspri e viscerali del dialetto calabrese, lingua di scena adottata dall’atto-autore Angelo Colosimo; un teatro che sensibilizza gli spettatori su dibattiti di grandissima attualità, come quello della “terra dei fuochi”, raccontata in uno spettacolo-concerto intitolato Brucia la terra e tutti giù per terra, in cui si contamineranno musiche,  video e frammenti di testimonianze su storie di umanità offesa, con Antonella Ippolito e Renato Salvetti.

Una sezione importante sarà poi dedicata ai reading di letteratura e poesia: si alterneranno artisti di grande rilievo come Enzo Moscato che rileggerà L’Antologia di Spoon River e ancora Mimmo Borrelli, Fabrizio Gifuni e Imma Villa che leggeranno brani di Giordano Bruno, Vico e della Auden.

 La danza avrà uno spazio di fondamentale importanza, con il teatro danza di Dimitris Papaioannou e non mancherà ala musica che vedrà protagonisti Beppe Servillo, Enzo Avitabile e Franco Battiato (5 giugno in Piazza Plebiscito, con un concerto gratuito).

Uno spazio importante, di grande rilievo, avrà la dimensione della formazione dei giovani. E’ prevista infatti una intera sezione dedicata alla formazione dei giovani, con laboratori permanenti, workshop e training formativi con Nekrosius, Brook e Janežic, registi internazionali che seguiranno giovani registi e scrittori. Sarà istituito anche un Osservatorio permanente, per seguire la crescita formativa di attori e compagnie esclusi dai circuiti culturali ufficiali. I bandi per prendere parte ai 12 laboratori in programma sono pubblicati sul sito ufficiale del Napoli Teatro Festival Italia nei prossimi giorni.

Tra le novità e le sperimentazioni ideate dal Direttore artistico Ruggero Cappuccio infine anche la scelta di prezzi popolari: a fronte dei 20 o 27 euro di altri Festival, il prezzo del biglietto unico sarà di soli 8 euro, con ingresso gratuito per gli under 30 e per i titolari di pensione unica.

 Ruggero Cappuccio

(Torre del Greco, 1964). Romanziere, drammaturgo, regista, ha pubblicato tre romanzi e numerose opere teatrali; ha curato regie liriche, anche con Riccardo Muti. Ha curato la regia e la sceneggiatura di numerosi film, tra cui si ricorda il più recente Veleni (con la regia di Nadia Baldi); ha realizzato e interpretato un docufilm per Rai-Storia dedicato a Paolo Borsellino. Ha vinto prestigiosi premi teatrali. Ha fondato con Nadia Baldi “Teatro Segreto”, organismo di produzione e promozione artistica teso a garantire l’autonomia dei progetti teatrali e della loro realizzazione. E’ Direttore del “Festival dell’Ambiente, delle Scienze e delle Arti”,  che si svolge nei mesi estivi nel Cilento e dal 2016 è “Direttore del Napoli Teatro Festival”.

Carmela Lucia

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