Alla scoperta di Praga. Dejvice: un esempio di modernità sostenibile.
Mauro Ruggiero
Tra i vari distretti amministrativi in cui è divisa la Capitale ceca, quello di Praga 6 è il più esteso e comprende diverse municipalità e aree di particolare interesse come: Bubeneč, Hradčany e Dejvice; ricche di storia e, al tempo stesso, centri importanti della Praga moderna. Situato a Nord-Ovest di Hradčany e a Ovest di Letná, Dejvice è particolarmente noto oggi per essere uno dei quartieri residenziali preferiti dalla classe medio-alta e da molti expats che, come accade anche per Vinohrady, lo hanno scelto come dimora praghese. Anche grazie all’interesse degli stranieri, la zona è in continua evoluzione ed offre case lussuose, spazi verdi attrezzati, scuole internazionali e molti ristoranti che propongono cucina di vari paesi. In questo quartiere sono presenti abitazioni tra le più costose della città ed edifici dalle particolari e raffinate qualità architettoniche ubicati principalmente nella zona di Bába e Ořechovka dove, non a caso, hanno sede anche molte ambasciate. Numerose case del quartiere sono provviste di splendidi giardini e piscine e si trovano in zone non penalizzate dal traffico cittadino. Soprattutto nella zona di Bába si può ammirare una serie di case e villette costruite al tempo della Prima Repubblica. Scale metalliche esterne, grandi vetrate e strutture a cubo in cemento con utilizzo di diversi materiali come piastrelle, ferro e vetro, dove gli appassionati e gli studenti di architettura potranno notare l’influenza delle idee architettoniche di Le Corbusier e Frank Lloyd Wright.
Il quartiere è collegato al centro cittadino dalla linea della metro “A” e da tram e autobus che permettono di raggiungere in pochi minuti sia Malá Strana che la Città Nuova. Dalla fermata della metro “Dejvická” partono, inoltre, regolarmente autobus in direzione dell’Aeroporto internazionale Václav Havel. Secondo gli archeologi l’area del quartiere era abitata già all’epoca del tardo Impero Romano, ma le fonti storiche più attendibili risalgono al X secolo, periodo in cui Dejvice era parte dei possedimenti del Monastero di Břevnov. La storia recente del quartiere inizia invece il 1° gennaio del 1922, data in cui entra a far parte ufficialmente della città di Praga. Architettonicamente il quartiere ha risentito molto dell’influenza dell’architetto ceco, urbanista e teorico dell’architettura, Antonín Engel, attivo soprattutto negli anni Venti, progettista della sede della Čvut, l’università tecnica, principale polo universitario di Praga 6; autore del progetto urbanistico di Vítězné Náměstí e di molti importanti edifici non solo in quest’area della città. L’Università Tecnica Ceca di Praga (České Vysoké Učení Technické v Praze), divisa in vari campus con sede in questo quartiere, è uno dei più vecchi istituti tecnologici dell’Europa Centrale. La sua presenza in quest’area con mense, ritrovi per studenti, dormitori e centri sportivi annessi, fa di Dejvice un luogo della città influenzato dai ritmi della vita universitaria, che si è dovuto attrezzare anche per il tempo libero di studenti provenienti non solo dalla Repubblica Ceca, ma anche da tanti paesi stranieri, che hanno contribuito a rendere il quartiere uno tra i più cosmopoliti della città. La creazione della Čvut come istituto di ingegneria, si deve all’Imperatore Giuseppe I che la fondò nel 1707. Nel 1806 l’Istituto si trasformò invece in un vero e proprio Politecnico ispirato alla più nota Scuola Politecnica di Parigi fondata nel 1794. Dopo varie trasformazioni, nel 1815, la scuola entrò a far parte dell’Università Carolina di Praga per poi divenire nuovamente autonoma nel 1863. Attualmente si divide in otto facoltà scientifiche e rappresenta il fiore all’occhiello degli studi scientifici della nazione. Il suo motto è “Scientia est potentia” e nelle sue aule sono passati influenti scienziati come il fisico Christian Doppler e il chimico Vladimir Prelog, vincitore del Nobel nel 1975.
Cuore di Dejvice e principale hub per i trasporti pubblici del quartiere è Vítězné Náměstí, conosciuta anche con il nome di “Kulat’ák”. La piazza, di forma circolare, è stata creata nel 1925 e si trova sul confine tra Dejvice e Bubeneč. Da questa si diramano le quattro arterie principali che collegano il quartiere con il resto della città e sotto di essa si trova la fermata della metropolitana. La stazione della metro Dejvická è stata inaugurata il 12 agosto del 1978 con il nome di Leninova. È la seconda stazione della metro praghese più frequentata dopo quella di I.P. Pavlova, con una media di circa 118.000 persone che vi transitano ogni giorno. Costruzione di particolare interesse nei pressi di Piazza della Vittoria (Vítězné Náměstí) è l’edificio che ospita il Crowne Plaza Hotel, costruito nel 1950, in epoca comunista, la cui architettura voleva imitare lo stile degli edifici di Mosca. L’austero e imponente edificio al numero 5 della Piazza risale invece al 1935 ed è stato progettato da Engel a cavallo tra gli anni Venti e Trenta ed ospita lo Stato Maggiore delle forze armate della Repubblica Ceca: è da questo edificio che vengono coordinate tutte le forze armate del Paese.
Non lontano dalla Piazza, si trova il moderno edificio della Národní Technická Knihovna “Ntk”, la Biblioteca Tecnica Nazionale, sede anche della Biblioteca Municipale di Praga 6. In questo edificio costruito tra il 2006 e il 2009, e aperto al pubblico il 9 settembre del 2009, sono oggi conservati tutti i testi scientifici e tecnici prima custoditi nella biblioteca del Klementinum. L’edificio è stato disegnato da vari architetti tra i quali Roman Brychta e ospita attualmente circa 1,5 milioni di libri.
Ma Dejvice è anche uno dei quartieri della città con più spazi verdi e parchi e, di conseguenza, può vantare una buona qualità dell’aria e una certa tranquillità derivante dalla relativa assenza di inquinamento acustico, almeno nelle zone più lontane dal suo centro. I parchi cittadini e le zone naturali più importanti del quartiere sono Stromovka e Divoká Šárka. Quest’ultima è una vera e propria riserva naturale che prende il nome da un personaggio della mitologia ceca che morì, secondo la leggenda, gettandosi da un dirupo proprio in questo luogo. Presso Divoká Šárka si trova anche una piscina pubblica all’aperto, frequentatissima in estate, dove si possono incontrare centinaia di praghesi distesi a prendere il sole. I sentieri e il paesaggio gradevole immerso nella natura rendono l’area naturalistica il luogo ideale per lunghe escursioni a piedi o in bicicletta. Da Bubeneč si accede invece al parco di Stromovka, area recintata nel 1226 dal re Otakar II di Boemia per farne suo territorio di caccia. Nel XVI secolo all’interno del parco fu realizzato uno stagno artificiale e venne arricchito con animali e piante. Il parco è aperto dal 1804 ai visitatori e ai cittadini praghesi che, soprattutto la domenica, amano passeggiare per le sue stradine.
Un altro spazio verde di particolare interesse è Hanspaulka: una splendida zona di villette, costruite anche qui negli anni Venti, su un terreno un tempo destinato alla viticoltura. In questa zona ci sono vari monumenti di interesse come ad esempio la Cappella di San Michele Arcangelo, la Cappella della Santa Trinità e il Castello Hanspaulka, costruito in stile barocco nel 1733, che ha dato il nome a tutta la zona, un tempo sede di molte aziende vinicole. Dejvice è un quartiere che ha saputo trovare il giusto equilibrio tra le esigenze della modernità, che una città all’avanguardia come Praga pretende, e la salvaguardia degli edifici storici e degli spazi verdi; un connubio vincente che lo rende sicuramente uno tra i quartieri più ambiti e in vista della città.
Il presente articolo di Mauro Ruggiero è stato pubblicato sulla rivista: Progetto Repubblica Ceca (luglio-agosto 2013)