Con queste parole il poeta ceco Jaroslav Seifert, Premio Nobel per la Letteratura nel 1984, descrive Břevnov, all’epoca della sua giovinezza, nel libro “Tutte le bellezze del mondo” del 1982.
Il quartiere di Břevnov si trova a poche fermate di tram dal Castello di Praga, in direzione ovest, nel Distretto di Praga 6. Il paesaggio urbano, appena fuori dal centro storico e turistico, riassume quasi improvvisamente le fattezze tipiche della città fatta per la vita quotidiana dei suoi abitanti, con le sue attività e i suoi ritmi scanditi. Ma più che un quartiere, Břevnov, sembra quasi un piccolo villaggio nel centro di Praga caratterizzato da una via centrale, la Bělohorská, sede delle principali attività commerciali del sobborgo, che con i suoi oltre quattro chilometri di lunghezza unisce Malovanka con Bílá Hora, e molte vie secondarie con piccole palazzine e case intervallate tra loro da giardini e spazi verdi. Scendiamo dal tram 22 a “U Kaštanu”, seconda fermata dopo “Marjánka” che è quella che segna la porta d’ingresso del quartiere. Obbligatoria una tappa alla birreria più famosa della zona situata in un giardino poco più avanti, sulle cui panche, d’estate, si può godere dell’ombra dei secolari ippocastani che danno il nome (“U Kaštanu”) sia alla birreria, sia al centro culturale adiacente che offre un ricco calendario di eventi che vanno dalla musica dal vivo (soprattutto jazz) agli spettacoli teatrali. In questo luogo, il 7 aprile del 1878, Ladislav Zápotocký, Josef Boleslav Pecka, Josef Hybeš e altri fondarono il Partito Social Democratico Ceco, oggi rappresentato dal Čssd.
Břevnov offre una discreta scelta agli amanti della buona cucina. Per quanto riguarda le “hospoda” ceche, oltre a “U Kaštanu”, è doveroso ricordare “U Presidentů”, una pittoresca birreria-
Nel grande giardino adiacente al Monastero si trova il Cimitero di Břevnov (Břevnovský hřbitov) a cui si accede dalla via U Vojtěšky. Il cimitero, fondato nel 1739, è uno dei più conosciuti di Praga. Al suo interno sorge la Cappella di San Lazzaro costruita nel 1762 dall’architetto italiano Anselmo Lurago, artista che partecipò anche alla costruzione del Palazzo Kinský. Tra le personalità ceche che riposano in questo luogo, ricordiamo il filosofo Jan Patočka, il matematico Vojtěch Jarník e il poeta e drammaturgo ceco Josef Topol, recentemente scomparso.
Ma a Břevnov non ci sono solo monumenti storici. Simbolo della convivenza tra antico e moderno è l’Istituto di Chimica Macromolecolare dell’Accademia delle Scienze Ceca, centro all’avanguardia nel campo della ricerca in questo settore. L’Istituto fu fondato nel 1959 da alcuni scienziati tra cui il Professor Otto Wichterle, inventore delle lenti a contatto morbide in hidrogel.
Il quartiere di Břevnov, nonostante nel corso degli anni abbia visto di molto diminuire gli spazi un tempo rurali, è ancora oggi uno tra i più “verdi” della capitale ceca. Oltre la via Tomanova, che
Un altro parco del quartiere è quello di Kajetánka, antico podere che oggi ha lasciato in parte il posto a un moderno complesso residenziale. L’area era un tempo sede di un monastero dell’ordine dei Padri Teatini, e all’interno vi si trova, ristrutturata nel 2011, l’antica villa che si affaccia su un piccolo laghetto lungo il corso del torrente Brusnice.
A pochi passi dal Castello di Praga, ogni giorno visitato da migliaia di turisti, Břevnov offre la possibilità di lunghe e tranquille passeggiate nei suoi parchi, oppure tra le strade della parte alta del quartiere in cui case moderne si alternano a vecchi edifici circondati da piccoli giardini in un’atmosfera sospesa tra la Praga quasi dimenticata di qualche decennio fa e quella in continua evoluzione di oggi.
Di Mauro Ruggiero
Articolo pubblicato su www.progetto.cz